
Affrontare l’educazione di ragazzi con disturbo dello spettro autistico e disabilità intellettiva è una sfida complessa, caratterizzata da difficoltà nella comunicazione, comportamenti problematici, ipersensibilità e, in alcuni casi, aggressività verso se stessi o gli altri. Oltre agli strumenti psicologici ed educativi tradizionali, un supporto complementare efficace può derivare dalle tecniche di rilassamento.
Queste pratiche, che promuovono un respiro più sereno, possono aiutare a disattivare i problemi legati allo stress e all’ansia che spesso accompagnano i comportamenti problematici. Infatti, ansia e respiro sono strettamente interconnessi: l’uno influisce sull’altro. Utilizzando un linguaggio semplice e concreto, è possibile introdurre tecniche di rilassamento e respirazione che non solo migliorano il benessere generale, ma offrono anche benefici specifici per la sintomatologia ansiosa.
Al Laboratorio Macedonia, abbiamo messo in pratica queste tecniche in piccoli gruppi, supportati da educatori formati. Nel tempo, abbiamo osservato miglioramenti significativi, come una maggiore capacità di mantenere la concentrazione durante le sedute, che si sono prolungate sempre di più. I ragazzi hanno imparato a mantenere diverse posizioni, passando da seduti a sdraiati, e a gestire la chiusura degli occhi durante il rilassamento.
Al termine delle sessioni, alcuni di loro hanno condiviso le immagini serene che avevano visualizzato, come luoghi tranquilli o momenti felici. Questo suggerisce che, attraverso semplici esercizi di respirazione e meditazione, i ragazzi possono imparare a focalizzarsi sulle proprie sensazioni corporee e sui pensieri, riducendo l’ansia e promuovendo un senso di calma. Anche brevi sessioni di rilassamento e respirazione possono fare una grande differenza nel loro percorso educativo e di crescita personale.